lunedì 5 novembre 2012

Elezioni sì, elezioni no...



Il Nodo Territoriale di Livorno, dopo aver ascoltato gli interventi di Paul Ginsborg e Marco Revelli al meeting di Torino, ha discusso ampiamente sulla questione della partecipazione di ALBA alle elezioni nazionali 2013.

I punti largamente condivisi da tutti i partecipanti alla discussione sono stati i seguenti.
* Le elezioni del 2013 sono sicuramente una questione costituente, in un momento di 

crisi e di difficoltà così grave e profondo, e la situazione che uscirà dalla tornata elettorale sarà decisiva per i prossimi 5 anni. Questo è un momento cruciale in cui si gioca il futuro del paese.
L’evento capita in una fase storica importante, alla fine di un ciclo politico devastante.

* E’ giusto porsi il problema, come ALBA, di partecipare alle elezioni, ma è difficile trovare il modo, soprattutto un modo “nuovo”.
La discussione deve essere impostata su come partecipare in modo corretto e bisogna lavorare con quello che la società mette in campo: associazionismo, comitati, per incrementare la partecipazione e le idee che non sono rappresentate.

* I temi cruciali su cui si dovrebbe giocare la partecipazione alle elezioni sono tanti e complessi:
- lavoro, lavoro negato e non lavoro, reddito di cittadinanza e modi diversi di sviluppare il lavoro;
- riconversione ecologica dell’economia e della produzione;
- contrasto ad un modello di sviluppo basato sul consumismo;
- piccole opere e non grandi;
- diritto ad una vita dignitosa, ad una qualità della vita delle persone nella comunità e nel pianeta.

Sono questi i nodi nevralgici su cui impostare il lavoro.
ALBA deve essere il luogo della partecipazione, qualcosa che oggi non c’è, che non esiste nella politica. Per questo bisogna continuare a discutere, far circolare il pensiero e stimolare la discussione su detti temi, cercando di intercettare anche i giovani, ed evitare che ALBA sia, invece, il luogo delle risposte preconfezionate.

* Bisogna riflettere sul fatto che ALBA, più che porsi in contrapposizione alla sinistra, deve cercare di condizionare i partiti e le alleanze di centro sinistra.
Partendo da questi punti comuni, la maggioranza dei partecipanti alla discussione ritiene che non ci sono, ad oggi, le condizioni per partecipare come ALBA alle elezioni 2013, e ciò per diverse ragioni.
ALBA è un soggetto ancora in via di definizione, che intende porsi come movimento che unisce ed aggrega forze politiche diverse, movimenti, associazionismo e singoli cittadini interessati ad una politica davvero diversa. E’ sicuramente un progetto molto ambizioso che, come tale, richiede tempo e lavoro.
Si ritiene più produttivo ed urgente cominciare ad impegnarsi sul proprio territorio, individuando tematiche e questioni cruciali da affrontare (mobilità e degrado, patrimonio pubblico, inceneritore, lavoro, sanità, istruzione, sicurezza, riconversione ecologica dell’economia e della produzione ecc.), anche mediante la creazione di Gruppi di Lavoro, per poi uscire con iniziative sul territorio, anche di concerto con altre realtà presenti ed attive su dette tematiche, che consentano di dare visibilità ad ALBA, di attivare percorsi di partecipazione e coinvolgimento della comunità locale e di creare quella rete che, un domani, potrà consentirci con successo di partecipare alle elezioni locali e nazionali.
La città di Livorno si sta imbarbarendo; la casa di tutti è diventata quasi inabitabile. Il fatto che i cittadini non sentano e non amino la propria città è un’emergenza sulla quale ALBA Livorno deve lavorare subito, con un’attività ed un impegno molto importante.
Vista l’attuale legge elettorale, e tutte le incertezze su eventuali modifiche prima delle elezioni, risulta difficile intravedere un modo nuovo per ALBA di partecipare.
La proposta di una lista arancione, fatta da Sindaci, sembra ormai caduta.
Con una lista ALBA si cadrebbe nel virus identitario e non ha senso, come non ha senso ipotizzare un’alleanza con altre forze politiche: si farebbe passare il messaggio che ALBA sia un nuovo partitino alleato con la vecchia politica.
Bisogna fare attenzione a non abbassare la guardia e a non tingerci di colori che non sono i nostri.
Non esiste, ad oggi, una qualche sinistra rappresentabile all’interno di PD, SEL o altri, a cui è ipotizzabile che ALBA si appoggi per le prossime elezioni.
L’esperienza delle primarie deve fare riflettere. Se vince Renzi, è ipotizzabile seguire la sua politica? E cosa farà Vendola in questo caso? E come ci si può rapportare con un PD di Bersani visto l’appoggio al governo Monti e a come sta ignorando lo stesso referendum sul lavoro?
Forse, è necessario attendere ancora, perché con la sinistra di adesso non avremo l’occasione di dare quello che vogliamo e possiamo dare.

Una minoranza di “arditi” ha, comunque, manifestato il proprio interesse a raccogliere l’invito del Comitato Nazionale nell’immaginare, mediante uno sforzo di fantasia, la partecipazione di ALBA alle elezioni 2013.
Per questa minoranza, infatti, vista la sfiducia e la voglia di cambiamento che emerge soprattutto dagli elettori di sinistra, le elezioni 2013 sono una sfida che provoca curiosità intellettuale e, quindi, voglia di provare a partecipare fin da subito, magari con un programma in 5-10 punti, una squadra di governo fatta di persone oneste e competenti, criteri chiari e trasparenti di selezione dei candidati (vedi "locandina" qui sotto).

Sarebbe importante che ALBA, in caso di non partecipazione alle elezioni 2013, spiegasse i motivi di questa non partecipazione, nonché esprimesse, come movimento politico, un’indicazione di voto.

(Verbale della riunione del Nodo di Livorno tenutasi il 9 ottobre 2012)




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