giovedì 6 dicembre 2012

Megainceneritore? No, grazie!


Il nodo livornese di ALBA esprime la propria ferma opposizione al progetto di “termovalorizzatore” che gli Enti Locali (Comune, Provincia, Regione) intendono proporre e realizzare, dovunque scelgano di localizzarlo, e cercherà quindi di organizzare e/o sostenere qualsiasi forma di lotta partecipativa e non violenta contro tale proposta e realizzazione.
A noi appare assolutamente insopportabile pensare di costruire un mega inceneritore, sicuramente dannoso per la salute dei cittadini e delle cittadine livornesi e per l’ambiente, in cui confluiranno rifiuti da tutta l’area costiera, da Massa a Piombino, e forse dal resto della Toscana, in una zona già fortemente inquinata che avrebbe bisogno di risanamento e non di nuovi apporti inquinanti.
Esistono solo ragioni per non farli gli inceneritori: costano tantissimo, devono bruciare in continuazione, disincentivano la raccolta differenziata (i comuni “ricicloni” italiani non hanno ovviamente alcun inceneritore), producono emissioni nocive, producono scarti di lavorazione, ovvero scorie, nella specie rifiuti speciali pericolosi. Gli incentivi all’energia elettrica prodotta dalla combustione dei rifiuti sono assolutamente vietati dall’Europa e cesseranno al 31 dicembre 2012 e, in ogni caso, vengono cavati dalle tasche di noi consumatori tramite le bollette maggiorate, cioè i cittadini italiani sono costretti a pagare per farsi del male. Inoltre il parlamento europeo ha di recente votato il divieto di incenerimento entro il 2020 di rifiuti recuperabili o compostabili.
Appare assolutamente insopportabile spendere centinaia di milioni di euro per un mega impianto, a basso contenuto occupazionale, quando con spese nettamente inferiori potremmo scegliere un corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti che affronti il problema della diminuzione degli scarti, del recupero e del riciclo con maggiori effetti sull’occupazione e diretto a un nuovo modello di economia sostenibile.



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