Nel lungo Manifesto stilato a Firenze (il testo completo lo trovate qui) si dice che "oggi in Italia meno del 4% degli elettori si dichiarano soddisfatti dei partiti politici come si sono configurati nel loro paese. Questo profondo disincanto non è solo italiano. In tutto il mondo della democrazia rappresentativa i partiti politici sono guardati con crescente sfiducia, disprezzo, perfino rabbia. Al cuore della nostra democrazia si è aperto un buco nero, una sfera separata, abitata da professionisti in gran parte maschi, organizzata dalle élite di partito, protetta dal linguaggio tecnico e dalla prassi burocratica degli amministratori e, in vastissima misura, impermeabile alla generalità del pubblico. È crescente l’ impressione che i nostri rappresentanti rappresentino solo se stessi, i loro interessi, i loro amici e parenti."
Quattro sono i "nodi" fondamentali che ALBA intende affrontare, rappresentati dalla necessità di:
- Rompere con il modello novecentesco del partito, introducendo nuove regole e pratiche: trasparenza non segretezza, semplicità non burocrazia, potere distribuito non accentrato, servizio non carrierismo, eguaglianza di genere non enclave maschili, direzione e coordinamento collettivo e a rotazione, non di singoli individui carismatici.
- Rompere con l'attuale modello neo liberista europeo che vuole privatizzare a tutti i costi, che non ha alcuna cultura dell’eguaglianza, che minaccia a morte lo stato sociale, la dignità e sicurezza del lavoro, insistendo invece sulla centralità dei beni comuni, la loro inalienabilità, la loro gestione democratica e partecipata.
- Rompere con la visione ristretta della politica, tutta concentrata sul parlamento e i partiti, lavorando invece per un nuovo spazio pubblico allargato dove la democrazia rappresentativa e quella partecipata lavorano insieme, dove la società civile e i bisogni dei cittadini sono accolti e rispettati.
- Riconoscere l’importanza della sfera dei comportamenti e delle passioni, rompendo con le pratiche mai esplicitate ma sempre perseguite dal ceto politico attuale: la furbizia, la rivalità, la voglia di sopraffare, il mirare all’interesse personale. Al loro posto mettiamo l’inclusività, l’empatia, la mitezza coniugata con la fermezza.
Il neonato nucleo livornese di ALBA si riunisce tutti i martedì alle 21,15 presso l'ex cinema Aurora. Gli incontri sono aperti a tutti gli interessati (compresi i curiosi).
Nel ritratto, Paul Ginsborg, uno dei fondatori di ALBA.
Nel ritratto, Paul Ginsborg, uno dei fondatori di ALBA.
Nessun commento:
Posta un commento